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“Ho chiesto aiuto al sindacalista, e lui mi ha molestata“, in aula la hostess racconta

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

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«Lo conobbi a febbraio 2018. Si parlava del passaggio dal sindacato USB a Cisl e da subito cominciammo a parlare della vertenza per l’esenzione dal lavoro notturno. Mi diceva che la Cisl si sarebbe presa in carico le spese legali».

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In aula, questa mattina, mercoledì è stata sentita la hostess di 43 anniche ha denunciato il delegato sindacale della Fit Cisl di Malpensa a processo per violenza sessuale proprio nei suoi confronti: una assistente di volo della Neos che si era rivolta a lui per ricevere un parere sindacale legato all’esenzione dei turni notturni in quanto madre con figli piccoli.

Ma quella sera, il 12 marzo 2018, secondo quanto contenuto nella denuncia presentata ai carabinieri, il sindacalista si sarebbe spinto oltre con massaggi alla schiena, e palpeggiamenti rivolti alla donna, attenzioni che se dimostrate integrano il reato di violenza sessuale.

Dunque di fronte al collegio del tribunale di Busto presieduto dal giudice Nicoletta Guerrero la persona offesa sentita in aula ha confermato quanto raccolto dai militari ed esposto nella querela, rispondendo alle domande del pubblico ministero e a quelle delle parti: il difensore del sindacalista, e l’avvocato della parte offesa Teresa Manente di Roma, esperta nella difesa dei diritti delle donne vittime di violenza di genere e legale dell’Associazione “Differenza Donna ONG“.

«Stavo male e sentivo un senso di schifo. Mi sono decisa a denunciare non solo per me ma anche per quelle più giovani di me. Avevo 41 anni e sono riuscita a elaborare a fatica. Inizialmente ne parlai a mio marito e poi a due colleghe», ha spiegato la hostess. Un fatto che secondo la donna ha causato «conseguenze psicologiche gravi su di me e sulla mia famiglia».

In aula è stata ascoltata anche un’amica, e il marito. Nel prossimo ottobre sarà sentito anche l’imputato, difeso dall’avvocato Roberto Donetti: «Questa mattina in aula ho sentito nulla di più e nulla di meno di quanto mi aspettavo. Sono convinto dell’innocenza del mio assistito e lo dimostreremo già a partire dalla prossima udienza cui il mio cliente non si sottrarrà».

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