Ddl Zan, dirigente Pd insulta Scalfarotto con un messaggio omofobo
«Mi chiedo cosa ne pensi @EnricoLetta delle parole vergognose di Rosamaria Sorge, iscritta, dirigente PD e ex candidata a Civitavecchia per il partito. Non stiamo forse esagerando?». Il tweet pieno di indignazione arriva stamattina Teresa Bellanova nelle ore più calde per il ddl Zan in stallo. E si riferisce a quanto ha scritto ieri sui social un'esponente del Partito democratico nel Lazio che si è così rivolta al sottosegretario al ministero dell’Interno Ivan Scalfarotto, di Italia Viva come l'ex ministra all'agricoltura: «Con Scalfarotto voglio essere politicamente scorretta: "a fr**** di m***"». Con tanto di screenshot allegato.
I commentiFra i commenti al messaggio di Bellanova alcuni rimandano al mittente l'accusa. La Manina ribatte: «A Terè, prima di scandagliare gli anfratti più remoti delle amministrazioni comunali del Pd fatti un giretto tra i dirigenti del vostro partito, ché rischi solo di fare figuracce». E allega un altro tweet di ieri 6 luglio del candidato di Iv per il consiglio regionale della Campania Geremia Gaudino «cattolico riformista meridionale» in risposta a Stefano Albamonte: «Pren*** nel posto dove più ti piace. Così godi ancora di più». Gaudino poi si era scusato: «Pensavo di scherzare con l’amico (o ex Albamonte). Mi scuso perché ne ha fatto un dramma. E mi scuso soprattutto con quelli che, giustamente, si sono offesi». Con commento seguente di Cecilia Strada che aveva detto: «Consigli gratis: ci si scusa perché si è detta una cavolata (in questo caso, una cosa volgare e omofobica del tutto inadatta a chi si candida per difendere il bene comune). Scusarsi "perché qualcuno ne ha fatto un dramma" è una toppa peggio del buco. Prego».
Il contrattacco Bellanova continua la sua critica su Facebook con un contrattacco: «È questo l'esempio che vogliamo trasmettere, mentre cerchiamo di approvare una legge necessaria che condanna odio e discriminazione? Dall'inizio abbiamo chiesto a tutte le forze politiche dialogo e confronto, con l'obiettivo di risolvere le criticità e approvare quanto prima una legge giusta. Gli insulti e il conflitto politico esasperato non conducono da nessuna parte, se non a maggiore odio. Se davvero vogliamo che la politica porti a casa risultati concreti, capaci di avere davvero un'influenza sulla vita dei cittadini, il metodo da seguire è un altro: quello del dialogo. E l’allargamento della piattaforma dei diritti delle persone non può e non deve assolutamente contemplare il restringimento del diritto delle opinioni altrui. Su questo almeno dovremmo essere tutti d’accordo».I messaggi d'odio
La frase della piddina Sorge viene ripresa anche da Matteo Renzi che la rilancia nel pomeriggio nella sua nuova e-news: «Da quando abbiamo proposto di trovare una soluzione io ricevo email con minacce di morte. Quelli che dovrebbero sostenere una legge contro l’odio, mandano messaggi d’odio che stiamo raccogliendo con certosina pazienza. E Ivan Scalfarotto è stato attaccato da una dirigente del Pd di Civitavecchia, con l’espressione “fr*** di m***». Un botta e risposta che rimpalla da quando lo stesso Renzi qualche giorno fa ha proposto a Matteo Salvini e alla Lega una mediazione «un compromesso per portare a casa una buona legge» andando incontro anche al Vaticano attraverso il cosiddetto testo Scalfarotto che punta a eliminare alcuni passaggi del Ddl giudicati «divisivi». C'è chi ricorda che appena un mese fa Scalfarotto aveva tutto un altro pensiero: «La destra in realtà vuole perdere tempo – affermava in un video sui social - non vuole che la legge sia approvata e quindi qualsiasi cosa che può allungare il brodo per loro è naturalmente gradita. Noi dobbiamo andare in Aula con la legge così com’è, anche perché il testo è frutto di compromessi fatti alla Camera, e altri compromessi sono difficili da immaginare».
La sospensione dal partitoPoche ore fa arriva la decisione del Partito Democratico.«Dai social abbiamo appreso che una iscritta al Pd della sezione di Civitavecchia, ha insultato l’esponente di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, con un’espressione palesemente omofoba - si legge in una nota -. Come la battaglia sul ddl Zan può dimostrare, il Partito Democratico respinge ogni forma di discriminazione o di insulto, in particolar modo se ispirato dalle preferenze sessuali, che appartengono alla sfera personale di ogni donna e uomo e come tali vanno rispettate e, se messe in discussione, difese senza se e senza ma. La storia del partito è chiara, così come inequivocabile è la nostra posizione su questo tema. Per questo, dopo aver comunque letto le scuse sui social dell’iscritta, prendiamo le distanze e condanniamo l’accaduto sia per la forma sia per il contenuto, ritenendolo ingiustificabile e non in linea con i valori democratici che ogni giorno intendiamo sostenere e difendere. D’accordo col Segretario Regionale Bruno Astorre ed il Segretario Provinciale Rocco Maugliani, sarà sospesa dal Partito e ne sarà richiesta l’espulsione alla Commissione di Garanzia Provinciale. Ciò detto, chiederemmo gentilmente agli esponenti di Italia Viva di non coinvolgere tutto il Pd nelle esternazioni di natura personale di un solo iscritto, dalle quali sono state subito prese le distanze. Le posizioni ufficiali restano le stesse degli ultimi giorni: il Pd a favore del Ddl Zan, Italia Viva e la Lega contro, nonostante i tentativi di depistaggio».