Il presidente della Tunisia promette: "Rispetterò libertà, diritti e Costituzione"
C’è il rischio che l’unico paese nel quale la primavera araba ha portato ad una democrazia possa implodere o tornare ad un passato buio.
Il presidente tunisino Kais Saied ha ribadito l'impegno a rispettare la Costituzione e a garantire l'indipendenza della magistratura, i diritti e le libertà, il rispetto dello stato di diritto e del percorso democratico del Paese.
Lo ha reso noto nelle ultime ore la presidenza tunisina dopo incontri distinti che Saied ha avuto con leader sindacali e poi con il Consiglio supremo della magistratura, con a capo Youssef Bouzakher.
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Saied, che domenica ha destituito il premier e sospeso per 30 giorni i lavori del Parlamento, ha anche ribadito l'appello alla calma rivolto ai tunisini. Ai media ufficiali Radhia Jeribi, presidente dell'Unione nazionale delle donne tunisine (Unft), ha riferito che Saied durante l'incontro ha insistito sulla "situazione grave" che ha portato all'adozione delle misure eccezionali annunciate due giorni fa.
Ieri il presidente ha ribadito come tutte le "decisioni" delle ultime ore siano state "prese nel rispetto della Costituzione", dicendosi sorpreso da chi "parla di colpo di stato" e invitando i tunisini a "non cedere alle provocazioni".
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