San Benedetto del Tronto ha vissuto il suo primo Pride in armonia e musica nella pacifica rivendicazione di diritti fondamentali per tuttә | FOTO e VIDEO
Il primo Pride di San Benedetto del Tronto è iniziato ieri pomeriggio verso le 17:30 con la marcia trionfale delle drag queen Nausica Vamp e Ursula sulla musica del film The Great Showman (This is me) verso il palco in Piazza Giorgini. La manifestazione statica organizzata dal gruppo transfemminista e intersezionale Liberә Tuttә nel rispetto delle norme anti-Covid è stato un successo straordinario che ha toccato un picco di oltre un centinaio di persone in una delle giornate più calde e inaffrontabili di luglio. Considerato che il palco era esposto proprio davanti al sole, è stato una prova da eroi. Il merito della riuscita va non solo ai suoi fantastici performer, ma soprattutto allә organizzatorә: Elisa Gaggiotti, Laura Gaspari, Elisa Ugo Gilormello, Valeria Cardarelli, Cecilia Di Domizio, Barbara Nicolai, Paola Giovannozzi. Sono state quasi tre ore di divertimento e affermazione di diritti LGBTQIA+ con quattro doverose pause per far riprendere il pubblico dalla calura. Tanti i giovanissimi presenti compresi i bambini che si sono messi a sedere davanti al palco attirati dagli spettacoli colorati.Nausica Vamp, che ha vinto Miss Drag Queen Marche-Abruzzo nel 2016, è stata straordinaria col suo humor sarcastico: “Devo ringraziare gli organizzatori per avermi sottoposta a questa tortura cinese, potete immaginare il caldo sotto questa plastica. Ho accettato perché questo Pride meritava un primo battesimo”.La prima a parlare è stata Elisa Ugo Gilormelli che ha ribadito l’importanza della giornata per il Piceno: “Per la prima volta in provincia c’è il Pride”. Il gruppo Liberә Tuttә è nato in seguito alle dichiarazioni della giunta regionale marchigiana in materia di aborto, legge 194 e IVG. “È la rabbia di tutte le discriminazioni, dei diritti negati e dei diritti da difendere che ci ha spintә ad essere qui oggi. È la necessità di colmare un vuoto che c’è in questo territorio, la voglia di fare rete è qui e la voglia di lottare insieme a tuttә voi. Mi raccomando quando scrivete e parlate di noi non usate il maschile singolare”.
Elisa Ugo Gilormello e Nausica VampPubblico“Spesso parlano di noi come un circo, ancora nel 2021”, ha fatto presente Nausica, “In realtà se nel 2021 c’è ancora bisogno di questo circo è perché c’è ancora chi purtroppo essendo se stesso o se stessa, passeggiando per strada, rischia ancora di essere malmenato, picchiato, insultato. Siamo purtroppo in un Paese dove ancora se una donna subisce violenza si dice ‘se l’è cercata’. Siccome i diritti sono di tutti, il Pride è di tutti. Fino a quando in Italia la situazione non cambia questo circo continuerà ad esistere per noi e le generazioni future perché anche il nostro Paese merita di cambiare”.I primi ad esibirsi sono stati i rapper Sanjo, Perzo, Giovanni Smith e MeynSense (uno di loro era assente) che hanno evidenziato che il rap non è sessista né machista né omofobo.
Sanjo, Perzo, Giovanni Smith e MeynSenseNausica Vamp nei colori arcobaleno della bandiera LGBTQIA+Marte Manca di NUDM Transterritoriale ha parlato di DDL Zan e identità transgender: “Per circa sei mesi abbiamo combattuto assieme a 117 associazioni LGBTQIA+ per portare una legge doverosa per salvaguardare da persecuzioni e discriminazioni. Su questo palco noi portiamo di nuovo la nostra voce come persone trans. Sono una persona trans non binaria e agender, il mio pronome è al maschile. La regione ha toccato in un anno il punto più basso con attacchi sulla pelle delle donne negando l’accesso all’IVG e delle persone LGBTQIA+. A settembre saremo di nuovo nelle piazze per farci garantire il DDL Zan”.Matteo Marchegiani, segretario di ArciGay Comunitas Ancona, ha portato il messaggio di Giacomo Galeotti, segretario del Marche Pride e presidente di ArciGay Agorà Pesaro-Urbino, su una scuola inclusiva, motore di cambiamento della società, e DDL Zan. Anche Matteo ha parlato di DDL Zan, dicendo che non è una questione ideologica ma di salvaguardia della vita delle persone. “Quelli che rimandano in Senato, un giorno pagheranno le conseguenze con la storia”. Ha anche invitato i giovani presenti a diventare attivisti per portare avanti questa lotta tutti i giorni.Una rappresentante di Robin Hood, un’associazione studentesca legata alla Rete degli Studenti Medi, ha detto che la discriminazione degli studenti nelle scuole nasce dalla poca formazione in materia degli operatori scolastici. “Crediamo in una scuola più aperta verso quelle categorie che fino ad ora sono state ignorate, che faccia informazione su identità ed espressione di genere, e rispetti i pronomi di ognuno”.Le drag queen si sono poi esibite sulla canzone Morirò d’amore di Giuni Russo e Siamo Donne di Jo Squillo e Sabrina Salerno con vestiti sgargianti, glitterati e di pizzo bianco. A seguire Blue Pervinka con una coroncina nera sul capo e un vestito velato nero con corpetto ha cantato I am What I am di Gloria Gaynor.
Blue PervinkaCecilia di Domizio di Liberә Tuttә ha lanciato un appello per aprire Casa Marcella, la prima casa rifugio per persone trans e non binarie in Toscana pensata da Associazione Consultorio Transgenere di Torre del Lago e Nelumbo. La casa sarà dedicata alla memoria di Marcella Di Folco e ha bisogno di essere ristrutturata. Per questo è stata avviata una campagna di crowdfunding per far fronte alle spese: https://www.produzionidalbasso.com/project/apriamo-casa-marcella/.Nella parte finale del Pride c’è stata la performance di Simone Grelli ed Elvira Bollettini, dinamico duo dalle voci incredibili con le canzoni di Gloria Gaynor (I will survive), Raffaella Carrà (Tanti Auguri), Britney Spears (Stronger), Destiny’s Child (Survivor), Christina Aguilera (Beautiful), Katy Perry (Firework), Lady Gaga (Born this way).
Nausica Vamp e Valentina CardarelliL’ultimo intervento è stato di Valentina Cardarelli di Liberә Tuttә. “Ci hanno detto che un Pride a San Benedetto del Tronto non serve a nulla, ci hanno esortato a rimanere dentro al proverbiale armadio perché quello è il nostro posto, ci hanno ostacolato dicendo che la Festa della Marina fosse stridente con il Pride, ci hanno boicottato, preso in giro e minacciato, non sapendo che se toccano una, toccano tuttә noi. Questa piazza è per ogni persona queer cresciuta in provincia che non ha mai avuto intorno una rete di sostegno”.Il Pride si è chiuso ufficialmente sulle note di Rumore di Raffaella Carrà.Hanno supportato la manifestazione: Comitato della Croce Rossa di San Benedetto del Tronto, Marche Pride, ArciGay Comunitas di Ancona, ArciGay Agorà di Pesaro-Urbino, Agedo Marche, Gap Urbino, Esna, Aps Rebel Network, Teekanne, Unar, Cgil e l’Ufficio Nuovi Diritti della Cgil, USB (Unione Sindacale di Base, Non Una di Meno Transterritoriale Marche, Casa Rifugio Marcella, Collettivo Transfemminista di Jesi, AIGAP, Rifondazione Comunista di San Benedetto del Tronto e Provincia, Miranda – Laboratorio di Politica e Partecipazione, On the Road, Rete degli Studenti Medi, Officina Universitaria, AIED, Partito Gay delle Marche, La Casa del Popolo di Fermo, Mazì-Arcigay Pescara, Collettivo Caciara.
Donatella Rosetti
Simone Grelli e Elvira Bollettini