TURCHIA, LA FIGLIA DI ERDOGAN SFIDA IL PADRE SUI DIRITTI DELLE DONNE: «LA CONVENZIONE DI ISTANBUL VA DIFESA
Sumeyye Erdogan è la vicepresidente dell’organizzazione KADEM impegnata nel contrasto della violenza di genere. Nelle ultime settimane alcuni esponenti del partito del presidente turco hanno chiesto di uscire dalla Convenzione
Il 26 luglio la Polonia ha annunciato l’intenzione di voler uscire dalla Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. E ora, a seguire “l’esempio” di Varsavia potrebbe essere la Turchia. Una decisione che arriva dalle frange più conservatrici – e nazionaliste – della politica turca. A luglio il vicepresidente dell’Akp, Numan Kurtulmuş, ha descritto la firma della convenzione come una mossa «sbagliata» e ha suggerito un ritiro della Turchia.
Ma a opporsi alla richiesta di uno dei leader del partito guidato dal presidente Recep Tayyip Erdogan, è arrivata proprio la figlia di quest’ultimo: Sumeyye Erdogan. L’associazione di cui è vicepresidente, «KADEM», ha ricordato l’importanza della Convenzione nella «protezione dei diritti delle donne contro ogni tipo di violenza» e respinto le accuse sulle presunte minacce alla famiglia tradizionale turca che sarebbero contenute nel testo.
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