Quote rosa, i 5Stelle denunciano la giunta alle Pari opportunità - Cronaca
FONTANAFREDDA. Scoppia il caso “quote rosa” nella giunta di Fontanafredda. Il recente affidamento dell’assessorato ai Lavori pubblici a Loris Moro – subentrato alla dimissionaria Susanna Mazzon – avrebbe fatto venire meno gli equilibri stabiliti dalla legge a garanzia della rappresentanza di genere. A sostenerlo è il M5S, che addita come «illegittima» la nomina di Moro e ha già investito della questione la Commissione regionale per le pari opportunità. La giunta di Fontanafredda è composta da due donne (Adriana Del Tedesco, che ricopre anche il ruolo di vicesindaco, e Sonia Chiarotto) e quattro uomini (oltre a Moro, Vanni Zandonà, Attilio Bazzo e Franco Anese), cinque se si include il sindaco Claudio Peruch. La legge Delrio del 2014, rispetto alla parità di genere, dispone che negli enti locali con popolazione superiore ai 3 mila abitanti – ed è appunto il caso di Fontanafredda – nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico. Una successiva circolare ministeriale specifica che è «legittimo includere nel calcolo degli assessori anche il sindaco, a garanzia della rappresentanza di genere». In merito a questo punto, rileva la 5stelle Giulia Fiorillo, «il segretario comunale durante l'ultima assise ha espressamente dichiarato che il decreto del sindaco, così come è formulato, contrasta con la legge perché non tiene conto della circolare che spiega come va fatto il conteggio esatto del rapporto fra generi». Peruch, ricorda ancora la portavoce del M5S, ha motivato la decisione di procedere ugualmente alla nomina di un ulteriore assessore uomo specificando che «nei due mesi passati dalle dimissioni dell’assessore Mazzon al conferimento dell’incarico a Moro non siamo riusciti a trovare donne con adeguate competenze e di mia fiducia disposte ad assumersi il notevole carico di responsabilità personale e amministrativa e che potessero essere in grado di svolgere l’incarico (l’assessorato ai Lavori pubblici, appunto) per portare avanti il programma elettorale e l’attività quotidiana». Come a dire, incalzano i 5Stelle, «che non solo in consiglio, ma in tutta Fontanafredda e circondario non ci sono donne competenti, responsabili e capaci di lavorare, in grado di assumere il referato. Tutti sappiamo – l’affondo politico – che Peruch ha addirittura commesso un atto illegittimo pur di mantenere la giunta in piedi: la crisi di maggioranza iniziata il 14 settembre in consiglio comunale, altrimenti, sarebbe stata definitiva e saremmo dovuti tornare alle urne».Oltre ad aver segnalato la questione alla Commissione regionale per le pari opportunità, il M5S si riserva di portarla di fronte al Tar.Un caso simile si era verificato anche a Porcia, all’epoca dell’insediamento dell’secutivo Gaiarin. Il sindaco purliliese, allora, aveva nominato sei assessori, di cui quattro uomini e due donne. A garanzia dell’equilibrio di genere, era stato aggiunto, in corsa, un settimo assessore “rosa”.©RIPRODUZIONE RISERVATA