Afghanistan, una donna per le donne: la storia di coraggio di Barakzai
In Afghanistan le donne si interrogano sul loro destino, con la conclusione della missione della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf). La paura è che i taleban rafforzino il loro potere. La condizione femminile è leggermente migliorata con la fine del regime talebano: nella Costituzione è stata inserita la parità tra i diversi sessi, sono quasi 3 milioni le giovani che studiano ed è rosa il 28% dell’Assemblea nazionale. Simbolo di questa battaglia nel Paese è la deputata afghana Shukria Barakzai, ferita in un attentato a Kabul il 16 novembre scorso quando un kamikaze si è fatto esplodere vicino alla sua automobile, facendo tre morti. Non intende lasciare il Paese, la strada da fare per la dignità femminile è ancora lunga.
‘‘Essere donna in Afghanistan è un grande problema perché nella società siamo viste come un oggetto, non come un essere umano’‘, racconta la parlamentare ancora sotto il controllo medico. ‘‘I gruppi estremisti non vogliono le donne. E noi non vogliamo loro. Le donne per loro sono il grande nemico. Vorrebbero metterci in una piccola scatola, ma devono sapere che la nostra voce romperà questa scatola e noi usciremo”.
Non era il primo attacco contro Shukria Barakzai, sopravvissuta ad altri due nel 2003 e nel 2005. Ma continua a battersi per le donne, perché non siano più vittime di violenze e considerate cittadini di serie ‘‘B’‘.