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Iran, le donne e i loro diritti sembrano stare a cuore del presidente Rohani, ma gli ostacoli ci sono anche per lui

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

TEHERAN - É trascorso piú di un anno dall'insediamento del Presidente Iraniano Hassan Rohani e ci si continua a chiedere quando verranno messe in pratica le promesse fatte durante la campagna elettorale. Alcuni cambiamenti si sono giá visti, ma nulla di concreto è avvenuto per quanto riguarda i diritti delle donne. Le notizie che giungono dalla Repubblica Islamica in queste ultime settimane altro non fanno che peggiorare la giá negativa opinione maturata nel mondo occidentale nei riguardi del Paese. La prolungata detenzione di Ghancheh Ghavami, la ragazza iraniana in carcere per aver protestato contro il divieto di entrare allo stadio e la condanna, seppur sospesa a sei mesi (oltre alle 91 frustate) per i sei ragazzi, che sui tetti di alcuni palazzi di Teheran avevano danzato la canzone "Happy" di Pharrel William, di certo non aiutano l'operato e non modificano l'immagine del presidente "moderato".Gli ostacoli dei conservatori. L'errore più diffuso é quello di considerare il Presidente Iraniano come l'ispiratore di queste condanne, sebbene la situazione sia ben diversa. Il cambiamento dell'Iran, tanto auspicato da Hassan Rohani, é ostacolato da una parte dei conservatori estremisti, determinati a non perdere potere. Il conflitto ideologico e politico tra le due fazioni principali, riformisti e conservatori, sta creando sempre piú spaccature nell'establishment iraniano. Benché in minoranza, una parte dei conservatori, che occupano le istituzioni-chiave, come la magistratura e i servizi di sicurezza (poteri nei quali il Presidente non puó interferire) si sono concentrati su temi sociali. Mentre l'Iran si trova al centro della politica internazionale, l'attenzione viene spostata sulla segregazione di genere, sulla divisione dei sessi tra uomo e donna. Le donne studiano di più ma sono di "serie b". Oggi il 60% degli studenti universitari è di genere femminile e circa il 90% delle donne iraniane frequenta la scuola. Ció nonostante, ancora oggi in Iran una donna non puó ottenere un passaporto senza il permesso del marito o di un parente di sesso maschile. Le donne sono escluse dal frequentare determinati spazi pubblici, come gli stadi; la violenza domestica rimane generalmente impunita e la testimonianza di una donna in tribunale vale solo la metà di un uomo. Gli uomini possono sposare donne non islamiche, ma le donne non possono sposare uomini non islamici. Qualche mese fa, il sindaco di Tehran - Mohammad Bagher Ghalibaf, dell'ala conservatrice, candidato alle elezioni presidenziali dello scorso anno - ha suggerito un piano per separare i dipendenti pubblici maschi dalle donne negli uffici comunali. Ci sarebbe anche l'intenzione di creare dei parchi per sole donne ed é stato recentemente notificato il divieto per le ragazze e le signore di lavorare nei caffé o nelle sale da té, per evitare il contatto con uomini che non facciano parte della loro sfera familiare.Rohani sembra opporsi, ma non è facile anche per lui. A tutto questo si oppone la politica del Presidente Hassan Rohani, in particolare la vice presidente, Shahindothk Molaverdi, delegata alle politiche della famiglia e delle donne.  In varie interviste e dichiarazioni alla tv di Stato, la Molaverdi ha fortemente criticato l'operato del sindaco affermando che il piano di segregazione di genere emesso dal Comune di Teheran non è accettato dal Presidente. Molaverdi, che é un'attivista, esperta di diritto e che conosce quindi da vicino i problemi delle donne iraniane, ha spiegato che nuove iniziative sono state avviate per migliorare lo status delle donne. "Il Presidente Rohani - ha detto - è sempre stato contrario alla separazione dei sessi. Il governo sosterrà fortemente i diritti delle donne e la nuova amministrazione, é alla ricerca di cambiamenti fondamentali da fissare nella società, che non siano peró tali da preoccupare quella parte piú religiosa del paese". Shahindokht Molaverdi ha detto che il governo ha come primo obiettivo quello di creare posti di lavoro per le donne. In particolare, l'attenzione sará rivolta all'emancipazione economica di quelle donne che vivono nelle regioni svantaggiate del Paese. "I cambiamenti richiedono tempo". Secondo la Vice Presidente, i cambiamenti in Iran non saranno immediati ma ci vorrá del tempo per cambiare le leggi e la mentalitá delle persone, anche se alcuni miglioramenti sono giá avvenuti. Il governo Rohani ha preparato un disegno di legge per dare maggiore sicurezza alle donne e garantire a loro pari opportunità. "Troppi giovani - ha detto - chiedono trasformazioni immediate, ma questo non é possibile. L'intenzione è quella di imprimere al Paese cambiamenti che durino nel tempo e non commettere gli errori del passato". 
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