Supercoppa a Riad, Lotito sulle polemiche: "Giocheremo, il calcio può aiutare a tutelare i diritti delle donne"
Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha rilasciato una conferenza stampa inerenete alle polemiche riguardanti la finale di Supercoppa italiana (che quest'anno vede sfidarsi la Lazio e la Juventus) che si svolgerà in Arabia Saudita, a Riad. Nelle scorse setimane sono piovute critiche per aver accettato di giocare la partita, date le persistenti violazioni dell'Arabia Saudita dei diritti umani e in particolar modo delle donne, senza contare che proprio ieri Hatice Cengiz, compagna del giornalista Jamal Khashoggi, ucciso a Istanbul al consolato dell'Arabia Saudita si sospetta proprio per ordine del principe ereditario Mohammed bin Salman, ha lanciato un ultimo, disperato appello affinché la partita non venga giocata. Non è nelle intenzioni delle Lega Calcio annullare la partitia e Claudio Lotito ha dichiarato: "A Riad faremo una riunione con tutte le donne, perché i loro diritti vanno tutelati e rispettati. Le donne arabe devono avere la parità dei diritti e il calcio può aiutarle. Facile dire - attacca il patron del club biancoceleste - che in quei posti si violano i diritti delle donne, noi facciamo qualcosa per cambiare questo sistema. Non andiamo a Riad solo per giocare una partita di calcio, ma perché vogliamo fare qualcosa per cambiare. Le distorsioni del sistema possono essere cambiate solo con la presenza, gli assenti hanno sempre torto. Noi garantiremo lo spettacolo, loro garantiscano il cambiamento. Combattiamo ogni comportamento non in linea con la legalità. Il cambiamento sostanziale passa anche attraverso una partita di calcio".Lotito ha inoltre parlato della 'sua' Lazio e dei pregiudizi che, "soprattutto all'estero continuano a inseguirci". "La società viene etichettata per quello che era prima del mio arrivo - spiega - Io ho cercato di inculcare altri valori ma, quando ci sono partite internazionali, veniamo additati come tifoseria di destra. Personalmente mi sono sempre opposto a questa definizione e l'ho anche fatto con iniziative forti. I fatti parlano per me, forse all'estero arrivano scarse comunicazioni, perché è ancora diffusa un'idea della Lazio sbagliata. Io ho fatto una scelta, nel pieno rispetto della legalità e dei valori. Certe etichette non mi appartengono".Infine, Lotito ha parlato anche della situazione che si è determinata al vertice della Lega di Serie A, con le dimissioni di Mario Cicala e la nomina a commissario di Giancarlo Abete. "Cicala è una persona per bene, che si è trovato in un ambiente non ideale. La sua correttezza è fuori discussione".E le polemiche sullo spot contro il razzismo della Lega di A? "L'ad De Siervo - dice Lotito - ha scelto quella campagna, ne prendo atto: ognuno fa le proprie scelte. Sicuramente la Lega di A non voleva enfatizzare il razzismo. La mia posizione è nota: per me non ci sono differenze di pelle o provenienza territoriale. Chi l'ha concepita ha scelto una campagna di rottura, forzandola in modo magari provocatorio".