il sit-in davanti il carcere Ucciardone
Si sono riuniti davanti il carcere dell’Ucciardone di Palermo, per manifestare la necessità e l’urgenza di istituire il garante dei diritti dei detenuti. Il presidio è stato organizzato dai militanti del Comitato Esistono i Diritti, (vicino alle posizioni del Partito radicale), cui aderiscono esponenti politici e rappresentanti di varie associazioni.
Gli attivisti, con indosso il costume di Babbo Natale o con in testa il berretto, hanno inteso sollecitare l’Amministrazione comunale di Palermo a fare questo regalo, dopo le proteste dei giorni scorsi davanti a Palazzo delle Aquile, al fine di arrivare all’approvazione in consiglio comunale del regolamento e di prosieguo la nomina del Garante per i diritti dei detenuti cui Palermo è sprovvisto.
Le associazioni hanno voluto porre l’accento sul sovraffollamento delle carceri, la cui situazione alla casa Circondariale Pagliarelli è emblematica raggiungendo un 20% in più di capienza detenuti rispetto ai posti previsti, la condizione sanitaria cui sono afflitti decine di pazienti che attendono settimane per le medicine o per le visite specialistiche, la situazione delle REMS di cui la Sicilia occidentale è sprovvista e che consentirebbe il recupero e l’assistenza specifica ai soggetti con disturbi psichici e quant’altro. Hanno evidenziato infatti una situazione nella quale Palermo è indietro rispetto al resto d’Italia.
Alla manifestazione erano presenti il presidente del Comitato Gaetano D’Amico, il vice presidente Alberto Mangano, Cesare Mattaliano consigliere comunale, Pino Apprendi ex deputato regionale, Fabio Bognianni vice presidente Camera Penale di Palermo. Giorgia Butera presidente associazione Mete Onlus, che si occupa della problematica delle spose bambine, del turismo sessuale cui sono coinvolti minorenni, della difesa delle donne vittime di abusi, Biagio Cigno presidente dell’associazione Liberi di Lavorare, Carla Cordaro, Antonio Rampolla, Antonino Martorana, Salvino Iaci e tanti altri militanti.
“Abbiamo consegnato una lettera al presidente del Consiglio comunale Orlando con la quale chiediamo di convocare con urgenza la conferenza dei capigruppo affinché venga messa all’ordine del giorno la discussione del regolamento per la sua approvazione. Palermo sia città pilota per tutte le città siciliane”, ha detto il presidente del comitato Gaetano D’amico. Per il vice presidente, Alberto Mangano, “un atto come questo, che tutela diritti fondamentali della persona, non può essere oggetto di tatticismi d’aula o di interessi di partiti e deve vedere un voto di approvazione unanime”.