Burkina Faso: morta la fotografa Leila Alaoui, ferita negli attacchi
RABAT - La notizia ha scosso il mondo della cultura: Leila Alaoui, la giovane fotografa franco-marocchina ferita durante gli attentati di al Qaida a Ouagadougou, in Burkina Faso, non ce l'ha fatta. Riconosciuta come una delle fotografe tra le più talentuose della scena marocchina, la Alaoui aveva 33 anni e aveva alle spalle già varie esposizioni, dagli Usa al Libano. I suoi ritratti sono esposti in questi giorni al Museo Mohammed VI di Arte moderna e contemporanea di Rabat. Venerdì scorso, stava cenando quando si è trovata al centro della tragedia di Ouagadougou. Christine, la madre, aveva dato i dettagli: "E' ferita alle gambe e alle braccia; ha perso molto sangue". Poi sono sopraggiunte complicazioni respiratorie innanzitutto. Nella notte tra lunedì e martedì, dopo un intervento d'urgenza, la situazione è precipitata.Tra i ricordi più accorati, c'è quello dello scrittore Tahar Ben Jelloun che dedica alla fotografa la sua rubrica settimanale sul sito d'informazione marocchino Le360.ma. "Oggi il mondo dell'arte perde una stella - scrive l'autore di 'Creatura di sabbia' - ed è accaduto che si trovasse sulla scena, suo luogo di creazione, quando la crudeltà dei barbari l'ha colpita". Leila Alaoui era in Burkina Faso per conto di Amnesty International per fare un reportage sui diritti delle donne. Testate come Vogue e il New York times hanno celebrato "l'immenso talento" di questa "bellissima e dolce artista".Alaoui è caduta a Ouagadougou , dove sono morte altre 29 persone. Resta il suo lavoro: era conosciuta in diversi paesi per la sua carriera artistica. Dal 2009 ha esposto le sue foto in diversi paesi. A Parigi la sua ultima mostra "Les Marocains" alla Maison Européenne de la Photographie, si era conclusa domenica. Per realizzare quegli scatti, una serie di ritratti a uomini e donne in abiti tradizionali, aveva girato le aree rurali del Marocco in auto su uno studio mobile.
- Protagonisti:
- Leila Alaoui
- Tahar Ben Jelloun