Stampa

Francia, aggredite perché in shorts. Una delle vittime: ma la religione non c'entra

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

TOLONE - L'opinione pubblica francese aveva sollevato un polverone. Un nuovo caso di intolleranza religiosa. Estremismo islamico e costumi occidentali. A far scattare l'ennesimo allarme, una rissa per un paio di calzoncini.

Domenica scorsa, due coppie e un amico stavano passeggiando nella pista ciclabile di Tolone. Poco dopo le 13, adulti in bici, i figli piccoli con i pattini. Arrivati all'altezza del "Quartiere dei garofani", due adolescenti avevano cominciato a insultare le donne vestite in shorts: "Sgualdrine!" o anche, "perché non andate direttamente in giro nude?". I mariti erano intervenuti e la situazione precipitata in una rissa. Le due coppie contro i ragazzi che nel frattempo erano diventati una decina.

I coniugi erano poi finiti in ospedale, uno in prognosi riservata, l'altro con il naso fratturato. Bambini sconvolti e le donne avevano sporto denuncia. Grazie alle telecamere di sorveglianza i ragazzi di 17 e 19 anni, già noti alle forze dell'ordine, erano stati arrestati, gli altri non ancora identificati.

La notizia, pubblicata dal quotidiano Var-Matin mercoledì, è diventata virale in pochissimo tempo. Ma venerdì, una delle donne aggredite ha specificato: "Non indossavamo calzoncini". A cinque giorni dall'incidente, una delle due mogli ha quindi rettificato in un'intervista allo stesso giornale. "Non eravamo in pantaloncini. Eravamo in abbigliamento sportivo. Un ragazzo mi ha detto qualcosa di volgare, e le cose sono degenerate velocemente", ha detto, senza però aggiungere altro.

Ormai fuori controllo, la notizia delle percosse per motivi religiosi nei giorni scorsi ha però creato un'onda d'urto incontenibile. Petizioni online di solidarietà, l'organizzazione di una futura manifestazione di protesta e il dispiegamento di opinionisti sparsi in tutta Europa, dal Regno Unito, alla Spagna fino l'Italia.

Lydia Guirous dei Républicains (il partito di Sarkozy) ha parlato di "triste avvenire per le donne francesi se non fermiamo la polizia islamista", mentre per Marion Maréchal-Le Pen (Front National) "a Tolone c'è già la sharia: portare shorts vi può mandare all'ospedale". Claude Askolovitch, autore di un fortunato saggio in difesa dei musulmani, dice che "i poliziotti mandati sulle spiagge a cercare le ragazze in burkini sarebbero più utili in città per fermare i teppisti che attaccano le donne in calzoncini".

In Italia i commenti sono quelli di Maurizio Gaparri e Roberto Calderoli: "Picchiate a Tolone perché in shorts? Un campanello d'allarme che deve preoccuparci e non poco" ha dichiarato il coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, "o la smettiamo con questa resa incondizionata, oppure saremo sicuramente sconfitti e travolti dall'avanzata del mondo islamico e questo porterà alla nostra fine come occidente cristiano". Per il vicepresidente del Senato: "I razzisti islamici tipo Tolone vanno cacciati dall'Europa. Vergognoso il silenzio delle femministe ormai nemiche dei diritti delle donne e di qualsiasi persona".

La Francia è particolarmente sensibile al tema. Agli inizi di giugno infatti, una ragazza di 18 anni, Maud Vallet, era stata aggredita mentre si trovava in autobus. Un gruppo di coetanee si era accanito sulla giovane, colpevole secondo loro di avere indossato vestiti troppo succinti. "Non hai rispetto per te stessa, brutta scema" le avevano urlato sputandole addosso. L'episodio ha spinto la diciottenne a organizzare il 25 giugno "La marcia in pantaloncini ", alla quale hanno aderito centinaia di donne di tutte l'età.

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna